Cosa sono?

Anche questi sono degli accordi tra Stati ma il contenuto riguarda esclusivamente la regolamentazione dello scambio di informazioni di natura fiscale.

A cosa servono?

Attraverso il nuovo standard internazionale per lo scambio automatico di informazioni si vuole impedire la sottrazione d’imposta transfrontaliera. Finora circa 100 Stati, tra cui tutti gli importanti centri finanziari come pure la Svizzera, si sono pronunciati a favore della ripresa dello standard. La Svizzera accoglie positivamente il nuovo standard globale, al quale essa stessa ha contribuito attivamente. Il nuovo standard permette pari condizioni per quanto concerne la concorrenza tra le piazze finanziarie, poiché queste regole valgono per tutti. Esso è pure un importante strumento per lottare contro la sottrazione d’imposta sul piano internazionale. L’attuazione del nuovo standard globale non intacca il segreto bancario svizzero. Il 27 maggio 2015 la Svizzera e l’UE hanno firmato un accordo che prevede l’introduzione dello standard globale per lo scambio automatico di informazioni in materia fiscale. Dopo che saranno state create le necessarie basi legali, dal 2017 la Svizzera e i 28 Stati membri dell’UE intendono rilevare i dati di conti per effettuare dal 2018 lo scambio di tali dati. Con l’attuazione dello standard globale, la Svizzera e l’UE forniscono un importante contributo alla lotta contro la sottrazione d’imposta.